Prevenzione del tumore alla prostata e innovazioni tecnologiche - RadioFM 1 e Cronache Fermane

Il centro medico La Fenice tra prevenzione del tumore alla prostata e innovazioni tecnologiche

Ai microfoni di Radio Fm1 sono intervenuti il dottor Alberto Gagliardi, direttore generale del centro medico La Fenice e il dottor Giacomo Tucci, specialista in Urologia. Un focus su diagnostica, prevenzione, nuovi strumenti e aggiornamenti. A Porto Sant'Elpidio ecco la nuova risonanza magnetica ad alto campo: «È la terza installata in tutto il territorio nazionale e l'unica nella regione Marche: questo per noi è un orgoglio perché la nostra mission è offrire a tutta la popolazione marchigiana qualcosa che al momento non è ancora possibile trovare altrove»

Questa mattina ai microfoni di Radio Fm1, intervistati da Jessica Tidei, il direttore generale del centro medico “La Fenice”, Alberto Gagliardi, e l’urologo Giacomo Tucci, hanno approfondito il tema della diagnostica e quello della prevenzione. Il centro, nelle due sedi di Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche, offre infatti strumenti innovativi e all’avanguardia. Di fatto, con l’arrivo del mese di ottobre e della stagione autunnale, diventa importante tornare a fare quei check-up che sono fondamentali per la nostra salute ed in questo il Centro Medico Diagnostico Fisioterapico La Fenice è sempre in prima linea anche con disparate iniziative. L’ultima riguarda un particolare sconto etico del 15 % su tutti gli esami diagnostici offerti: risonanza magnetica, Tac, mammografia, radiografia, Moc, Opt, Tac dentale, diagnostica oculistica ed ecografie.

«L’iniziativa che abbiamo deciso di intraprendere dal primo ottobre e che si protrarrà per tutto il mese è stata dettata da una serie di valutazioni che abbiamo fatto in questo momento storico – ha spiegato Alberto Gagliardi -. Non possiamo nasconderci dietro un dito ma dobbiamo guardare la realtà e questo non è sicuramente uno dei migliori momenti, economicamente parlando, per l’Italia. La popolazione sta affrontando delle difficoltà (caro bollette, guerra in Ucraina, post Covid) e si è creata una situazione di incertezza, di malessere e di paura. Noi non vogliamo che questo timore si trasformi in una mancanza di cura della propria salute. Siamo da sempre attenti alle esigenze della popolazione e dei nostri pazienti e sapere che essi devono cominciare a metter mano al proprio portafoglio in maniera molto più oculata rispetto a prima, potrebbe farli decidere di non intraprendere determinati esami e specifiche visite e questa è una decisione deleteria, malgrado sia causata da fattori oggettivi. Pertanto, per evitare questo, abbiamo deciso di applicare uno sconto etico del 15% su tutta la diagnostica per immagini, in quanto vogliamo che la cittadinanza possa proseguire ad occuparsi della propria salute facendo anche prevenzione».

“La Fenice”, infatti, con tale sconto punta ad incentivare la prevenzione potendo disporre altresì di macchinari di ultima tecnologia. «A tal proposito – ha illustrato Gagliardi – l’ultima apparecchiatura arrivata ad agosto a “La Fenice” di Porto Sant’Elpidio è stata la nuova risonanza magnetica (di cui vi avevamo parlato in un precedente servizio: clicca qui per le leggere l’articolo). Mancano solo alcuni giorni per ultimare le tarature di cui necessita e poi questa nuova risonanza magnetica alto campo 1.5 Tesla sarà operativa. A differenza dell’altra risonanza magnetica, questa è in grado di vedere particolari molto più dettagliati e molto più piccoli che con basso e medio campo non si riuscirebbero a diagnosticare. Il nostro centro medico – ha puntualizzato Gagliardi – non si è accontentato di fare un grosso investimento per questo macchinario ad alto campo bensì ha deciso di acquistare quello che, a livello tecnico, tra le proposte del mercato rappresenta la migliore soluzione. La nostra risonanza magnetica è una Philips (leader del mercato mondiale) ed è particolare perché ha un alto numero di gradienti che significa maggiore accuratezza e definizione delle immagini. Inoltre è dotata di un software di intelligenza artificiale che coadiuva il medico che poi andrà a refertare le immagini. Questa è la terza installata in tutto il territorio nazionale e l’unica nella regione Marche: questo per noi è un orgoglio perché la nostra mission è offrire a tutta la popolazione marchigiana qualcosa che al momento non è ancora possibile trovare altrove».

Questo nuovo macchinario è utile anche per il controllo della prostata. A sottolinearlo è stato l’urologo Giacomo Tucci: «La risonanza magnetica multiparametrica ci dà molte indicazioni non solo morfologiche ma funzionali. Da 6 anni la eseguiamo e la nostra fortuna sono proprio queste macchine sempre più performanti. Quest’ultimo macchinario con 1.5 Tesla e con bobine multiple ci offre una mappa della prostata e ci segnala le zone di intenso metabolismo. Con essa abbiamo due possibilità: fare una biopsia mirata, cosiddetta cognitiva, oppure una Fusion Biopsy (ovvero una biopsia eseguita mediante un software altamente sofisticato che prende le immagini della risonanza multiparametrica e le sovrappone a quelle dell’ecografia)». E questo dal punto di vista della prevenzione è un’innovazione che porta ad un netto miglioramento della diagnostica. «Purtroppo – ha seguitato il dottor Tucci – nel mondo occidentale il tumore alla prostata è al primo posto come incidenza. Tuttavia abbiamo un dato confortante che riguarda la mortalità, in quanto è uno dei tumori all’ultimo posto perché con la diagnosi precoce e con un esame del sangue (Psa) siamo riusciti a fare sempre meglio. Il trattamento è stato selezionato nel tempo per cui adesso disponiamo di interventi chirurgici molto sofisticati. Dunque, se questa malattia 35 anni fa era mortale e mi è capitato di perdere molti pazienti perché non avevamo in mano armi adeguate per combatterla, oggi direi che è diventata una malattia cronica perché anche negli stadi più avanzati riusciamo a tenerla sotto controllo».

Il dottor Tucci è poi entrato nel dettaglio evidenziando il picco di incidenza del tumore alla prostata, i sintomi e le cause. «Questa malattia colpisce principalmente tra i 60 e 70 anni. Nell’ultimo anno che ho lavorato in ospedale, nel 2021, però, mi è capitato di operare 5 pazienti di tumore prostatico al di sotto dei 50 anni. Per questo ho iniziato a rivedere le linee guida mondiali che implicano il controllo obbligatorio del Psa sopra i 50 anni e l’ho spostato a 40 perché ho vissuto in prima persona il manifestarsi al di sotto di tale soglia. Tra le cause vi è sicuramente la genetica e la familiarità: se in famiglia si ha un genitore o un parente di primo grado affetto da tumore prostatico l’incidenza raddoppia. Poi subentrano tutte le condizioni di vita quotidiana come l’inquinamento ambientale e la dieta occidentale. Di fatto questa malattia è sconosciuta in Africa e nel sud-est asiatico dove fanno un’alimentazione prettamente vegetariana perché è un tumore legato molto al consumo di grassi e proteine animali».

«I sintomi – ha detto Tucci – sono ad esempio la frequenza urinaria, l’alzarsi frequentemente di notte, avere difficoltà nell’urinare con il getto che diventa più debole e l’urgenza, con vescica piena, che non permette più di procrastinare la minzione. Questi sono sintomi causati dall’ipertrofia in quanto il tumore prostatico in genere colpisce la parte periferica più vicina al retto della prostata. Tuttavia se si manifestano questi sintomi siamo davanti ad una situazione molto avanzata e molto spesso difficilmente recuperabile. Per questo il tumore prostatico deve essere prevenuto con screening e diagnosi precoci. Per questo consiglio l’esecuzione del Psa nei pazienti sopra i 40 anni e, nel caso di valori fuori scala, saremmo così in grado di intervenire con esami diagnostici specifici».

Aggiornamenti e innovazioni tecnologiche riescono quindi a portare un miglioramento della diagnostica per la salute generale, ma per Gagliardi a funzionare è il binomio tra la strumentazione e la professionalità dei medici. «Abbiamo professionisti che fanno dormire sogni tranquilli a noi e soprattutto ai pazienti. È vero che abbiamo strumenti all’avanguardia ma lo strumento da solo non serve a molto se non è contornato da professionisti dell’esperienza pari a quella che ha il dottor Tucci. E ciò vale per qualsiasi specialista che sa come prendere in cura il paziente» ha concluso.

Per informazioni consultare il sito www.centrodiagnosticolafenice.it o chiamare lo 0734-904711.